Inaugurata al monastero delle Benedettine, all’interno della cittadella fortificata, la mostra di icone russe

E’ stata inaugurata questa mattina al monastero delle Benedettine, all’interno della cittadella fortificata, la mostra di icone russe della collezione privata del sacerdote Domenico Siracusa donata dallo stesso al Comune di Milazzo.
Una collezione immensa, fatta di iconografie tra le più belle esistenti e diversi crocifissi dal valore inestimabile che sino al 25 aprile potranno essere ammirate gratuitamente dai visitatori. Successivamente  la mostra sarà visitabile con il pagamento di un piccolo ticket. Gli antichi soggetti iconografici, alcuni dei quali  oggetto di culto familiare o ecclesiale sono  già benedetti.

Un progetto quello che ha portato alla donazione di tale prezioso patrimonio, fortemente voluto dall’ex assessora ai beni culturali e oggi esperta ai grandi eventi del Comune, Lucia Scolaro che, intervenendo ieri nel convegno che ha preceduto l’inaugurazione della mostra ha sottolineato il notevole lavoro che è stato necessario ringraziando anche il collega Franco Russo e il sindaco Midili.

«Al momento stiamo esponendo un centinaio di opere, ma presto diventeranno 300. Se pensiamo che il più grande museo in Italia di icone russe, quello di Vicenza, ne ha 150, possiamo dire che Milazzo sarà un riferimento per i  visitatori che saranno “accompagnati” dentro  il mondo della rappresentazione del sacro nella tradizione russa, che si incarna nel rito ortodosso».

Padre Siracusa ha invece raccontato la sua passione per le icone russe, “iniziata 50 anni fa” e i contatti con gli antiquari per acquistarle al fine di creare una raccolta che oggi è diventata unica. «Avevo  pensato di creare un museo parrocchiale prima a Barcellona e poi al seminario a Messina, ma alla fine ho ritenuto giusto, confrontandomi anche con la prof. Scolaro fare un omaggio alla città di Milazzo che ha messo a disposizione  questo spazio espositivo che sono certo richiamerà appassionati e non da tutte le parti».

Dopo i contributi del sacerdote ortodosso Alessio Cappuccio, della restauratrice ed esperta d’arte,  Marianna Saporita e dell’iconografo bizantino, Paolo Lanza, le conclusioni del sindaco Pippo Midili. «Aggiungiamo un altro tassello per rendere sempre più viva ed attrattiva la nostra cittadella fortificata – ha detto –. Questa mostra permanente, che per la prima volta raccoglie   in un itinerario aperto ai visitatori tavole appartenenti ad una collezione privata, sono certo sarà motivo di grande richiamo.  Adesso  cercheremo  di coinvolgere anche le scuole e anzi saranno i ragazzi a realizzare il percorso guidato attraverso lo studio delle varie icone»

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